MAMMA, VADO A VIVERE IN CAMPER

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Hai tutte le ragioni per credere che la vanlife sia solo l’ultima moda per raccogliere iscritti sui social, ma ti sorprenderai. Ci sono italiani che nel camper ci vivono. Oggi ti racconto come si può fare.

La parte semplice

Basta comprare un camper o un van camperizzato, capire su quali parcheggi puoi dormire in tranquillità, trovare le aree di servizio per il carico/scarico acque più vicine, le lavanderie a gettoni, e in qualche mese di pratica sei pronto a viverci.

Stiamo parlando di vivere nel mezzo, non di usarlo per viaggiare.

Se la vita in van è una preferenza alla vita stanziale, ma hai comunque una casa che puoi raggiungere per ogni evenienza, sei a cavallo. Non hai bisogno di altro per il tuo Van-cool!. Per te l’articolo termina qui.

Foto by Dimparu

Ma se invece per qualche motivo non hai una abitazione, oppure stai pensando di vendere tutto e andare a vivere esclusivamente in un camper, oppure non vuoi sottoscrivere un mutuo e preferisci acquistare un mezzo attrezzato ad abitazione… la collettività ti chiamerà pazzo, ma la buona notizia è che non sei né il primo né l’unico!

Senza fissa dimora

Facciamo finta che lo hai fatto davvero. Se avevi una casa, l’hai venduta, se eri in affitto, hai rescisso il contratto. Insomma, hai detto il tuo Van-cool!

Per lo stato Italiano sei diventato una persona “Senza fissa dimora”. Che tu ci creda o no, il caso è contemplato nella legge italiana già da metà secolo, nella legge 24 dicembre 1954, n. 1228.

Foto by Dimparu

Non avendo più una dimora stanziale, dovrai comunicare all’anagrafe un nuovo domicilio, ad esempio la casa dei tuoi genitori, di un amico o di una persona di cui ti fidi. In quel domicilio riceverai la corrispondenza, e in quel domicilio ti verranno a cercare tutti quanti.

Per le persone senza fissa dimora, eleggere un domicilio, equivale a dichiarare la propria residenza. Nel caso tu non abbia indicato alcun domicilio, la residenza sarà il tuo comune di nascita.

Foto by Dimparu

La mia residenza è il van!

Ecco. Questo non è ancora possibile farlo.

Tuttavia se amici o parenti non ti “prestano” un domicilio puoi chiedere che la tua residenza venga attribuita presso una Via Fittizia (anche detta Via Virtuale). Ogni comune Italiano deve avere a disposizione una lista di vie che non esistono ma che hanno valore legale e possono essere attribuite alle persone senza fissa dimora.

Ad esempio a Venezia potrei chiedere di avere la residenza in “Via della Casa Comunale”.

Foto by Dimparu

La FIO.PSD – Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora, mantiene una lista delle vie fittizie dei comuni italiani. In Italia, ovviamente, sembra che alcuni comuni non abbiano una via fittizia oppure che ostacolino la procedura.

Sembra infatti che alcune persone abbiano utilizzato questo “stratagemma” per sfuggire al fisco e alle sue comunicazioni. Il problema principale è proprio la ricezione della posta, lo vediamo tra un attimo.

Se il tuo comune ti ostacola, la FIO.PSD mette a disposizione una bozza per le giunte comunali per istituire la Via Fittizia qualora non esistesse. Ricorda inoltre agli Uffici Anagrafe che attuare una procedura “discrezionale” che ostacoli la richiesta di residenza al cittadino senza fissa dimora significa:

  • violare il dovere di solidarietà politica, economica e sociale (art. 2 Costituzione)
  • violare il diritto all’uguaglianza formale e sostanziale (art. 3 Costituzione)
  • violare il diritto al lavoro (no residenza, no iscrizione Cpi, no p.Iva) (art. 4 Costituzione)
  • violare la libertà personale e dell’inviolabilità del domicilio (art. 14 Costituzione)
  • violare la libertà di fissare la propria residenza nel territorio dello Stato (art. 16 Costituzione)
  • violare il diritto alla difesa (no residenza, no accesso al gratuito patrocinio) (art. 24 Costituzione)
  • violare il diritto alla salute (art. 32 Costituzione)
  • violare il diritto all’assistenza e alla previdenza sociale (no residenza, no pensione) (art. 38 Costituzione)
  • violare il diritto al voto (no residenza, no circoscrizione elettorale) (art. 48 Costituzione)

Ci sono mille modi di vivere il van. Uno di questi è vivere IN van.

Foto by Dimparu

E la posta?

Firenze è stata la prima città in Italia nel 2009 a garantire la possibilità di ricevere la posta a persone senza fissa dimora. Milano ha messo a disposizione delle caselle postali per i senza tetto solamente nel 2019.

Altri comuni stanno adottando soluzioni simili, ma stiamo parlando di grandi città. Nei comuni più piccoli una persona senza fissa dimora deve trovare altre soluzioni. Ad esempio si può aprire una Casella Postale con Poste Italiane con un canone base di 100€/anno. Il problema con la Casella Postale è che potrebbe non essere accettata da tutti come indirizzo.

Probabilmente il sistema più immediato è trovare qualcuno che voglia “prestarci” l’indirizzo di casa per il recapito dei pacchi Amazon (e altri acquisti online of course).

Per la corrispondenza più importante oggi (a.d. 2022 N.d.A.) ci aiuta la tecnologia. Nelle comunicazioni con le istituzioni, infatti, l’informatizzazione degli ultimi anni ci ha portato l’App IO e SPID e la PEC (Posta Elettronica Certificata).

Foto by Dimparu

Abbiamo visto che se vuoi vivere in camper/van hai diverse opzioni. Dalla più “tranquilla” alla più “totalizzante”. Come sempre non esiste un giusto e sbagliato che è valido a prescindere. In base alle esigenze e volontà di ognuno di noi esistono strade diverse.

Esistono. Strade. Diverse.

Foto su gentile concessione di Dimparu, che vive in Trentino nel suo van, senza fissa dimora, si sposta quotidianamente nella sua area e va a lavorare in presenza ogni giorno. Trovi Dimparu su YouTube e su Instagram.

Foto by Dimparu

È la seconda volta che leggi Vancoolers?

Puoi crederci o meno, ma arredare un pezzetto di Internet con contenuti che possono informarti, ispirarti o intrattenerti mentre sei al wc, è un lavoro impegnativo. Con un po di caffeina ci aiuterai a mantenere alta la concentrazione, allora…

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Commenti

2 risposte a “MAMMA, VADO A VIVERE IN CAMPER”

  1. Avatar Carlo
    Carlo

    Anche io e la mia compagna stiamo facendo questo passo. Grazie per le info.

    1. Avatar Giangio Sartori

      Ciao Carlo, intanto vi faccio un “in bocca al lupo” per il percorso che state intraprendendo, se incontrate difficoltà e le volete condividere scrivetemi (mi trovate al Vancoolers Bar) che se necessario aggiorniamo l’articolo. Può essere utile ad altre persone 👍

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